Firenze, 12 settembre 1983 – Livorno, 25 settembre 1964
Fin da ragazzo Ferruccio Rontini rivela una forte attitudine per il disegno e per la pittura. Nel 1909 si iscrive all’Accademia di Belle Arti a Firenze e nel 1915 si diploma a pieni voti. Nel 1914 Ferruccio Rontini partecipa per la prima volta ad una mostra collettiva nella città di Livorno e inizia a frequentare il Caffè Bardi e la galleria d’Arte Mors e Torquato, ritrovi abituali degli artisti livornesi dell’epoca. Nel 1921 si reca a Vicchio e alterna la sua permanenza fra il Mugello e Livorno, producendo una serie di dipinti nei quali si denota una svolta nell’opera dell’artista.
Il 1923 Rontini lo dedicò essenzialmente allo studio del Mugello; durante questo periodo di tempo la sua pittura subirà un radicale mutamento tecnico: da una pittura fatta di pennellate larghe quasi monocromatiche, passa a forti contrasti di luce e colore. Negli anni ’40 del Novecento crea nuove opere e dà corso a un nuovo positivo periodo artistico. In questo periodo riscopre l’amore per la natura delle campagne intorno a Vicchio. Nel 1952 inaugura a Livorno lo “studio Rontini”, luogo in cui l’artista esporrà le proprie opere fino alla morte. Le opere dell’ultimo periodo della sua vita testimoniano la volontà di Rontini di tirare le somme, di sfruttare l’esperienza accumulata durante la sua vita e di compiacersi di tanta maestria.
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