Pavia, 10 aprile 1837 – Milano, 10 giugno 1878
All’età di 22 anni Tranquillo Cremona, si trasferisce a Milano, liberata dagli austriaci. Risulta però ancora iscritto presso l’Accademia di Venezia. Espone, così, alla mostra annuale dell’Accademia di Brera il dipinto intitolato Un falconiere nel XVI secolo. Si iscrive, poi alla scuola di pittura della stessa Accademia di Brera, diretta da Giuseppe Bertini. Tra il 1863 e il 1870 Cremona studia a Brera. Dal 1863 Cremona inizia a frequentare un gruppo di artisti, letterati e musicisti definiti “scapigliati“. Intorno alla metà degli anni Settanta dell’Ottocento, dipinge i ritratti considerati suoi capolavori.
All’età di 35 anni l’artista scapigliato antiborghese, anarcoide e anticonformista: questi erano i canoni della scapigliatura che nel romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème, viene descritta e tradotta come vita disordinata, quasi da clochard. Egli esegue numerosi ritratti con questo stile e si concentra soprattutto nella figura umana che diventa unico protagonista dei suoi dipinti. Lo stile del Cremona presenta già nella prima fase della sua pittura, anche se in maniera non troppo evidente, la ricerca di una indeterminatezza delle forme e dei contorni. Questa tendenza caratterizzerà i suoi dipinti fino agli ultimi anni della sua carriera artistica o si trova così al massimo del suo potenziale creativo.
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